La Realtà Delle Favelas
In Brasile il fenomeno di degrado di molte città è ben conosciuto.
Negli interstizi o nelle periferie delle metropoli sorgono e crescono spontaneamente agglomerati di baracche o case di fortuna, un fenomeno conosciuto in loco come favelizzazione, ovvero la trasformazione dello spazio urbano in favela. Le favelas sono agglomerati di abitazioni e baracche sorti spontaneamente dalla fine del diciannovesimo secolo in tutto il centro e Sudamerica.
Dal secondo dopoguerra in avanti, soprattutto a partire dagli anni cinquanta, la favelizzazione ha avuto un incremento esponenziale. Oggi è una realtà enorme in continua crescita ed espansione che interessa tutto il mondo e coinvolge l’intero pianeta sia per le dimensioni del fenomeno, sia perché agglomerati urbani che soffrono di carenze e problematiche economiche e materiali sono presenti ovunque.
Le favelas nascono, esemplificando estremamente, come necessità di trovare un tetto e una sistemazione, anche di fortuna, da parte di persone che dalle campagne e dalle foreste emigrano verso i grossi centri urbani. In realtà lo sviluppo del fenomeno è notevolmente complesso e coinvolge numerosi fattori.
Allo stato attuale le favelas sono in parte situazioni urbane non ufficialmente riconosciute, dove violenza, narcotraffico e altre attività illegali prosperano e si diffondono rapidamente, in parte comunità di persone alla ricerca di identità e dignità nonché portatrici di un grandissimo potenziale.
L’atteggiamento nei confronti di questi agglomerati di persone e contraddittorio. Le istituzioni sono costrette a prenderle in considerazione, sia sul piano della sicurezza che su quello dello sviluppo urbano. I cittadini che non ci vivono, che siano più o meno benestanti hanno diversi approcci. Chi le ignora tranquillamente rimuovendole persino sul piano della coscienza psicologica, chi le disprezza e ne è infastidito, chi cerca di operare sul piano dell’aiuto umanitario, spesso con risultati poco incoraggianti o a volte disastrosi, chi le sfrutta come bacini di mano d’opera a basso costo per attività sia lecite che illecite.
Oggi è in via di sviluppo un fenomeno detto pacificazione che in realtà è una sorta di accordo tra narcotrafficanti e istituzioni per mantenere una situazione vivibile. In Rio de Janeiro si trovano circa 700 favelas. In questa città in particolare, paradossalmente, le favelas sono anche un terreno culturale particolarmente attivo e fertile. Basti pensare che il famoso Carnevale, insieme al Samba trae in buona parte la propria origine da questi ambienti, che talvolta videro al proprio interno, all’inizio del XX secolo, la fondazione di scuole di Samba molto rinomate. I rapporti tra Carnevale, Samba, cittadini comuni, favelados, delinquenza e istituzioni è altamente complesso, ma sta di fatto che si tratta di una realtà culturale molto profonda con radici antiche e che influenza gran parte della cultura del mondo odierno. In tale contesto, molto sinteticamente descritto, si trovano favelas grandi e piccole.
Tra queste ultime si trova Vila Canoas. Agglomerato di case nel quale vivono circa 3.000 persone. Si trova nel quartiere di San Conrado, sulle pendici di rilievi poco sopra la spiaggia nella zona Sud di Rio. Sopra l’agglomerato urbano svettano le montagne di Pedra da Gàvea e Pedra Bonita che arrivano a ottocento metri di altitudine. I monti sono ricoperti di foresta pluviale che si estende per molti chilometri quadrati a costituire il bellissimo Parco Nazionale della Tijuca. È difficile rendersi conto di trovarsi in una metropoli e non in un piccolo paese. Inoltre le ville della zona residenziale insieme al Campo da Golf adiacente sono a ridosso della favela creando, come accade di consueto a Rio, il fronteggiarsi di mondi sostanzialmente diversi. Nell’agglomerato di abitazioni si trovano diverse attività commerciali e artigianali. A 300 metri si trova la bellissima spiaggia di San Conrado. Da Pedra Bonita gli appassionati possono praticare il volo libero con deltaplano e parapendio.
Nei pressi si trova la favela della Rocinha, la più grande del Sudamerica. Da San Conrado si possono raggiungere con diversi mezzi le spiagge di Ipanema e Copacabana e di Barra. Il centro città è facilmente raggiungibile in bus, metrò e taxi.