Volontariato

Para Ti accoglie volontari da tutto il mondo. Chiunque può provare questa esperienza. Per i primi 10 giorni proponiamo un Workshp, illustrato nella pagina alla quale si può accedere al link qua sotto. Abbiamo sempre più richieste. Si tratta di un’esperienza straordinaria. Quello che conta per i bambini è soprattutto la “presenza”. Ai volontari è richiesto l’autofinanziamento della permanenza e di seguire il programma sottostante.

Workshop di Volontariato al Centro Para Ti, Rio de Janeiro

 

Abbiamo varato un programma di Workshop per volontari. Prevede lezioni di introduzione alla Pedagogia/Presenza di Padre Renato. Lezioni di sociologia delle favelas. Elementi di portoghese. Tour guidati nelle favelas Rocinha e Vila Canoas e nella Zona Norte di Rio. Introduzione alle problematiche di approvvigionamento di acqua e cibo a Rio de Janeiro. Tour a Rio de Janeiro. Elementi di Turismo responsabile. La storia della Para Ti. Parte di questi temi saranno inviati ai candidati previamente e seguirà una breve verifica. Questo perchè ci rendiamo conto che chi desidera fare davvero il volontario debba conoscere veramente l’ambiente e le situazioni. Fondamentale, per questo tipo di esperienza l’ascolto, la responsabilità, l’umiltà, il rispetto.

 

Indice

Introduzione
L’ambiente nel quale si opera
Il Sudamerica
Il Brasile
Rio de Janeiro
Le favelas
Le favelas di Vila Canoas e Rocinha
La realtà sociale
I bambini
Para Ti ONG
Le attività con i bambini
Psicopedagogia- Presenza
I volontari
Lo scambio umano e socioculturale
Le attività di volontariato
Le lezioni per i volontari
Tempi, luoghi e metodi
Quote di partecipazione
Servizi diversi

Introduzione

“Fare il volontario” non è così semplice come può sembrare sul piano umano. È semplice, se vogliamo, sul piano logistico, ma solo nel momento in cui il “volontario” si libera di qualsiasi pregiudizio nel confronto di se stessi, degli altri, dell’ambiente sociale. Chi volontariamente decide di dare il proprio tempo e la propria presenza ad altri non dovrà fare altro che quello: dare tempo e, soprattutto, Presenza.
Ma dovrà abbandonare ogni idea di insegnamento, aiuto, elargizione, esperienza professionale, consigli, capacità personali. Il volontario è soprattutto una Persona che interagirà con altre Persone con uno scambio che avverrà su un piano totalmente paritario dal punto di vista umano.
È chiaro che il volontario avrà competenze ed esperienze. I bambini d’altra parte hanno le loro esperienze e il loro vissuto. Entrambe le parti dispongono di qualcosa di prezioso, oltre naturalmente al fatto di essere da ambo le parti Persone. Avverrà quindi uno scambio, anche molto profondo, spesso determinante, che arricchirà tutti, molto più di quanto si creda, in questo tipo di esperienza.

L’ambiente nel quale si opera

L’ambiente sociale nel quale si opera si focalizza successivamente su vari piani. Il Sudamerica, Il Brasile, Rio de Janeiro, le favelas, la piccola favela di Vila Canoas e la limitrofa Rocinha, la più grande del mondo latino-americano, il nostro centro Para Ti.

Il Sudamerica

L’intero continente sudamericano è stato caratterizzato in un passato recente e anche lontano, da una certa instabilità politica ed economica. Sul piano culturale si tratta di una terra antica (i primi insediamenti ormai è accertato che risalgono a circa 30.000 anni fa), invasa e depredata dagli europei che non hanno avuto nessuna pietà delle popolazioni indigene e dell’ambiente. Ma non solo. Gran parte delle antiche culture, come Tiwanaku, Machu Picchu, Inka e le altre legate profondamente alla natura sono state distrutte e la maggior parte delle loro antiche conoscenze andate purtroppo perdute. Così è accaduto anche in Brasile dove sopravvive a stento la comunità indigena e la rigogliosa foresta tropicale atlantica è stata ridotta al 17% di quello che era all’inizio. Non c’è più nulla da predare…

Il Brasile

Nel frattempo gli stessi europei, soprattutto i portoghesi, hanno fatto man bassa di schiavi sulle coste africane e nell’interno. Per cui la maggior parte di ciò che è stato depredato e costruito lo si deve alla robusta manodopera schiava. La schiavitù in Brasile è stata abolita solo nel 1888, da dom Pedro II, un sovrano tra i più illuminati che la storia occidentale possa vantare.
Capita ancora oggi di frequente che inservienti, camerieri, facchini, autisti, gente comune, chiamino i viaggiatori o comunque i bianchi: Patron. Così, tanto per dire. Ma nel contempo l’incredibile miscuglio di portoghesi, indios, africani, francesi, spagnoli, italiani, giapponesi, tedeschi ha creato uno dei popoli più meravigliosi del mondo, sia sul piano estetico che su quello comportamentale. Il razzismo è sconosciuto a livello popolare. Esiste invece una certa segregazione sul piano socio-economico. Non a caso poi di solito i poveri sono soprattutto neri, indios, bianchi provenienti dalle provincie povere del nordeste del paese o un miscuglio dei diversi ceppi etnici. Il problema della povertà in Brasile è ancora profondamente radicato, nonostante i patetici sforzi del governo e dei ricchi per sembrare un paese industrializzato e all’avanguardia.

Rio de Janeiro

Basta infatti girare nelle immediate periferie di Rio per incontrare carretti trainati da asinelli e muli o gente che si sposta a cavallo. È estremamente pittoresco e interessante, ma non è una realtà industriale come si tenta di far credere. Rio de Janeiro poi non è certo un distretto industriale come possono esserlo Sao Paulo o Belo Horizonte. Rio rimane la Cidade Maravilhosa, dello charme, della bellezza, della simpatia, del Samba, della musica, dell’arte, della vita notturna, delle architetture coloniali sopravvissute, del mare, dell’intrattenimento. In una parola della Vida Louca.

Le favelas

All’interno di questo panorama, come in quasi tutte le altre metropoli brasiliane, si inseriscono le favelas, le città nelle città, fatte delle baracche dei poveri, un tempo in legno (alcune sopravvivono) oggi di muratura. Posti difficili dove si vive in case di fortuna, minuscole e mal rifinite, senza servizi. Nelle favelas impazza lo sfruttamento della manodopera a basso costo, ma soprattutto la delinquenza e il narcotraffico, che trovano terreno fertilissimo e cause primarie nell’estrema povertà e, soprattutto, nella mancanza di speranze. Il narcotraffico significa violenza, spesso inaudita e oltre ogni immaginazione. Violenza ferocissima.

Vila Canoas e Rocinha

In tale contesto si trova la enorme favela della Rocinha (4/500mila abitanti), oggi sulla carta “pacificata”, ma dove in realtà violenza e narcotraffico continuano indisturbati, ma dove si trova anche un ambiente estremamente interessante sul piano culturale e di viaggio, con numerosi punti d’interesse, artigianato locale e una rinomata Scuola di Samba.
A un chilometro circa dalla Rocinha si trova Vila Canos, la piccola favela dove noi operiamo, di circa 3.000 abitanti. Un posto fino a poco tempo fa totalmente tranquillo, oggi tranquillo ma nel quale occorre tenere molto alta l’attenzione poiché focolai di traffico possono sorgere ovunque.

La realtà sociale

In tali ambienti degradati narcotraffico non significa quattro cannette la domenica, ma sparatorie, torture, omicidi, spaccio di droghe pesanti come la coca e, soprattutto, devastanti e a basso costo come crack, merla, ecstasy e porcherie sempre nuove di ogni genere. Una cospicua maggioranza di uomini beve (ma anche molte donne), soprattutto birra, ma anche cachaça (distillato locale di canna da zucchero). Molti non lavorano e vivono di espedienti, talvolta piccoli furti o trasporto di droga su commissione. I grandi narcotrafficanti miliardari sguazzano in questo schifo. Le famiglie sono spesso disfatte. Il padre è spesso assente, mentre le madri, quando ci sono, hanno su di sé tutto il peso della famiglia e dei figli, spesso anche del lavoro per sbarcare il lunario. Le donne brasiliane sono famose per essere gnocche, più che altro hanno le palle esagonali, con omuncoli che stanno sei mesi dentro e un mese fuori, sempre che non si siano fatti assassinare, quasi sempre in giovane età.

I bambini

In una simile situazione i bambini crescono soli, abbandonati, con pochi punti di riferimento, se non del tutto privi. Se sopravvivono alla strada per qualche anno diventano presto preda di pedofili e assassini. La maggior parte dei 50.000 bambini che spariscono ogni anno in Brasile sono trovati morti dopo essere stati abusati. I bambini abusati in famiglia non si contano. La scuola per i poveri più che un sogno è un lusso, perché la maggior parte dei poveri non vede l’ora di essere in grado di lavorare per sbarcare il lunario. Oppure, se non troverà lavoro, non vede l’ora di possedere una 38 special, sparare, uccidere, drogarsi, comandare, far presa sulle donne, spassarsela fino a quando una pallottola, entro i loro 25 anni, non gli entrerà nella schiena, ponendo fine a questa assurda avventura. Ma questi saranno i più fortunati poiché alcun vengono, più che partoriti, defecati e buttati, da madri drogate, nella spazzatura.
Naturalmente molte cose stanno cambiando e c’è un sacco di gente che si sbatte per porre fine a questo orrore. Ma è niente in confronto a quello che servirebbe per strappare alla strada, alla miseria, alla violenza e all’abuso 7 milioni di bambini di strada, senza nemmeno contare le favelas. Ci sono alcune ONG e organizzazioni umanitarie serissime e che fanno moltissime, ma moltissime sono coperture, truffe, ulteriore sfruttamento, passatempi per occidentali ricchi e senza idee.

Para Ti ONG

La nostra ONG, creata da una famiglia italiana negli anni ’80 opera da oltre 25 anni ed è un progetto pilota a livello internazionale. Per info sulla nostra struttura rimandiamo a quanto scritto da noi specificatamente su di essa. Si impegna nel doposcuola, sostegno finanziario ai bambini, laboratori creativi e culturali di ogni tipo, ma soprattutto sostegno umano. Viene visitata ogni anno da 15.000 viaggiatori interessati al sociale. Dispone anche di un bar, un B&B, uno shop di artigianato, servizi di ristorazione, servizi culturali, tour responsabili ed ecologici, corsi di yoga, fotografia, danza, teatro.
In passato è stata impegnata nella riforma di 400 baracche, rendendole case accettabili, nella riforma dell’intera comunità di Vila Canoas con fognature, asilo, centro per anziani, biblioteca, ludoteca, doposcuola, centro di salute che applica la medicina cubana e altri servizi.
Oggi Para Ti è diretta da Lidia Urani. Direttore esecutivo delle attività del Centro è Tatiana Ventura. Ci sono altri dipendenti e collaboratori e volontari provenienti da diversi paesi.
Collegato a Para Ti è uno spazio coperto, ma all’aperto dove sono espoti i lavori di artigiani delle favelas Vila Canoas e Rocinha e di Rio de Janeiro.
Nel centro si svolgono attività con i bambini dalle 8:00 alle 11:00 e dalle 13:00 alle 17:00.

Le attività con i bambini

Para Ti è un doposcuola. I bambini che vengono al mattino vanno a scuola al pomeriggio e viceversa. Le attività sono di sostegno scolare e nell’esecuzione dei compiti. A questa attività si affianca il gioco, nella terrazza all’aperto o nella ludoteca. Con frequenza il nostro staff e volontari brasiliani o dall’estero tengono corsi di: Yoga, Danza, Teatro, Gastronomia, Geografia, Fotografia, Arte e creatività, Artigianato, Capoeira e altri.
Ma l’attività più importante è semplicemente stare con i bambini.
Si tratta di bambini poveri, anche se molto belli e in ottima salute. Le famiglie di provenienza devono affrontare numerose difficoltà come il cibo, l’abitazione, il lavoro, e spesso si tratta di famiglie smembrate dove sono assenti uno o ambedue i genitori. In quest’ultimo caso spesso i bambini sono adottati da nonni, zii o amici. La frequenza alla Para Ti è gratuita e non obbligatoria. È già un miracolo che si presentino tutte le mattine alle otto. Come alternativa non avrebbero altro che stare per la strada o nelle loro case spesso di nove metri quadrati. Spesso non escono dalla favela per ragioni di sicurezza o perché non hanno nemmeno i soldi per l’autobus. Ma soprattutto provengono da un mondo ricco di solidarietà, ma non sufficiente di attenzioni nei loro confronti.
In ultima analisi la Presenza è il punto importante. L’abbiamo sperimentato personalmente, anche se il tema della Pedagogia-Presenza è stato formalizzato da Padre Renato Chiera della Casa do Menor, con il quale collaboriamo e rappresenta per noi un importante punto di riferimento e fonte di apprendimento.

Psicopedagogia-Presenza

Nei 40 anni di attività in Brasile Padre Renato ha accumulato moltissima esperienza con bambini e adolescenti e, in generale, con l’ambiente degradato delle periferie brasiliane. La sede della casa do Menor di rio si trova nella Zona-Norte, una delle più pericolose e degradate del Brasile. Qui, negli anni, ha avuto a che fare con bambini abbandonati, neonati rinvenuti nella spazzatura, ragazzi vagabondi, ragazzi che a 16 anni hanno già ucciso 20-30 volte, giovani e bambini tossici di crack, trafficanti ferocissimi, persone senza cibo, vittime di scontri a fuoco. Letteralmente tutto il peggio che il degrado odierno possa offrire. Le sue esperienze sono descritte in numerosi libri, ai quali rimandiamo. In sintesi la sua preziosa esperienza è servita per capire (e per trasmettere ad altri) che il punto fondamentale con bambini e ragazzi è dare presenza. Presenza che, a nostro modo di vedere, si traduce poi in Presenza, oltre che agli altri, a se stessi e alla Vita.

I volontari

Con queste premesse abbiamo individuato la figura del volontario in una persona, di cui non hanno nessuna importanza l’età, la provenienza socioculturale, le competenze, il titolo di studio, la posizione sociale. Sono invece importantissime le seguenti caratteristiche:

  • sensibilità psicologica
  • sensibilità sociale
  • capacità di mettersi in gioco e in discussione
  • volontà di condividere, partecipare, comunicare
  • umiltà
  • disponibilità allo scambio paritario
  • spirito di adattamento
  • grande curiosità
  • capacità di amare o volontà nel tentare di farlo
  • capacità di dare presenza o volontà nel tentare di riuscirci
  • assenza di pregiudizi e giudizi

Non si tratta affatto di essere chissà che illuminati, anzi. Il punto è la volontà di mettersi in discussione. A Para ti nessuno insegna, tutti imparano, dallo scambio di sentimenti ed esperienze personali, dalla condivisione.

Lo scambio umano e socioculturale

L’esperienza di viaggio in generale e in particolare a Rio, in Brasile, nelle favelas, può essere determinante per lo sviluppo di una persona, indipendentemente dall’età e dalle precedenti esperienze. Si tratta solo di mettersi in ascolto con estrema umiltà.

Le attività di volontariato

I volontari potranno stare semplicemente con i bambini e giocare con loro o partecipare ai corsi e workshop per loro, come per esempio danza e meditazione.
Quello che viene richiesto è disponibilità a contribuire ai seguenti impegni:

  • preparare colazione e merenda;
  • pulire e tenere in ordine la cucina del centro, le altre sale e le terrazze;
  • cucinare per se stessi e eventualmente a turno per gli altri volontari;
  • fare lavoretti di manutenzione nel centro e nella limitrofa Guesthouse i cui proventi servono al mantenimento del progetto;
  • riunire bambini e ragazzi per le attività;
  • chi ha competenze specifiche può proporre alla direzione attività di qualsiasi tipo;
  • nel caso di escursioni fuori dal centro accompagnare i bambini insieme agli altri responsabili;

Le lezioni per i volontari

Il workshop, oltre a dare l’opportunità di fare attività al Centro, prevede brevi e intensive lezioni di circa una o due ore ciascuna, per un totale di 5 ore la settimana, per comprendere l’ambiente di Rio e delle favelas, riuscire a comunicare, comprendere lo spirito del volontariato. Al momento dell’accordo con il volontario verranno inviate via mail delle dispense dove viene previamente spiegato nei dettagli il contenuto delle lezioni. Seguirà una verifica telefonica o via skype. A Rio le lezioni si terranno individualmente o in gruppo nelle aule del centro. Con orario 11.30-12.30 oppure 17:00-18:00. È previsto inoltre un incontro introduttivo di 2/3 ore il primo giorno di permanenza. Con verifica di quanto appreso dallo studio delle dispense.
Sono inoltre previste escursioni, accompagnate dallo staff di Para Ti, nei fine settimana. Altre escursioni possono essere accompagnate o effettuate autonomamente, ma con il supporto delle nostre indicazioni.

Le lezioni:

portoghese di base, o meglio, di sopravvivenza, per chi non lo conosce;

la filosofia di Para Ti e della Psicopedagogia-Presenza;

scambio e condivisione; si da e si riceve in egual misura;

cos’è il turismo responsabile;

abitudini comportamentali, usi e costumi nelle favelas e a Rio;

non esistono persone e paesi migliori e peggiori, esistono situazioni storiche, sociali e psicologiche con cammini diversi;

  • abitudini alimentari;
  • situazione sociale, culturale e politica del Brasile e di Rio de Janeiro;
  • il narcotraffico e i traffici di armi e persone, la prostituzione; rischi e precauzioni
  • i problemi legati all’abitare, al cibo e all’acqua;
  • la situazione familiare e sociale di bambini e adolescenti;

Oltre a questi temi, imprescindibili, consigliamo ai volontari di partecipare alle nostre sedute di meditazione, che non hanno nessuna connotazione religiosa e servono fondamentalmente ad allineare corpo-mente-spirito e a mettersi in una condizione di Ascolto.

Escursioni a piedi:

  • favela di Vila Canoas;
  • favela della Rocinha;
  • foresta Atlantica;

Escursioni in auto:

  • tour di mezza giornata a Rio;
  • zona-norte e Casa do Menor;

Escursioni in autobus, metrò e a piedi:

  • da Sao Conrado a Ipanema, Copacabana, Centro;
  • Barra e Isola di Gigoia;

Ovviamente è possibile effettuare innumerevoli altre escursioni. Nel nostro workshop faremo quelle più strettamente collegate all’attività sociale e volontaria.

Tempi, luoghi e metodi

Luogo del Workshop e dell’attività di volontariato è la sede di Para Ti a Rio, quartiere di Sao Conrado, Rio de Janeiro. A circa mezzora dalla spiaggia di Ipanema. La spiaggia di Sao Conrado si trova invece a 300 metri e dieci minuti a piedi.
I volontari saranno ospitati in camere molto semplici, ma confortevoli all’interno del complesso Para Ti, Villa Urani e Guesthouse. Abbiamo camere dedicate ai volontari. Qualora un volontario volesse utilizzare una delle camere della Guesthouse comunicheremo la relativa tariffa.
Orario di lavoro: 8:00-12:00; 13:00-17:00
Le lezioni avranno luogo dalle 11:30 alle 12:30 o dalle 17:00 alle 18:00, salvo variazioni per necessità logistiche. Avranno durata da una a due ore ciascuna, per un totale di 5 ore settimanali. Oltre naturalmente alla supervisione nell’orario di lavoro.
Il primo giorno di permanenza ci sarà un incontro di 2/3 ore di verifica di quanto appreso dalle dispense e di introduzione.
Le escursioni a piedi avranno luogo dalle 11:00 alle 13:00, o dopo le 17:00 dal lunedì al venerdì. Oppure il sabato o la domenica.
Le eventuali escursioni nella foresta avranno luogo il venerdì e il sabato.
Le escursioni i auto, autobus e metrò avranno luogo il sabato e/o la domenica.

I periodi di tempo in cui i volontari saranno a Para Ti sono modulari a tranche di una settimana ciascuno, ma solo per ragioni organizzative. È comunque possibile fermarsi per periodi di tempo che non siano multipli di una settimana, in relazione alle esigenze di Para ti e del volontario.
Minimo di tempo consigliato una settimana. Ovviamente con periodi di tempo più lunghi si può andare maggiormente a fondo nella comprensione dell’attività. Ci si può fermare anche per periodi da tre mesi a due anni.

Quote di partecipazione

Il volontario viene attentamente seguito sul piano della formazione. Sul piano organizzativo e logistico deve essere il più possibile autonomo. È quindi sua cura la pulizia della camera che gli viene affidata e deve prepararsi i pasti che sono a suo carico, lasciando la cucina pulita e in ordine. Gli viene spiegato cosa e dove comprare quanto necessario.

Quota per permanenza di una settimana (9 notti): 350,00 €
Studenti fino a 25 anni compiuti sconto 15%

Chi successivamente si dovesse fermare ulteriormente il costo del pernottamento è di 25€ a notte per brevi periodi. Di 20€ a notte se la permanenza va oltre 30 gg. Un forfait concordato nel caso di permanenze più lunghe,

La quota comprende:

  • pernottamento 9 notti in una delle camere destinate ai volontari; in caso il volontario volesse una delle camere della Guesthouse per i turisti comunicheremo la relativa tariffa;
  • attività al Centro e 5 lezioni teoriche di circa un’ora ciascuna;
  • supervisione da parte dello staff per tutto il periodo;
  • colazioni e merende insieme ai bambini dal lunedì al venerdì;
  • utilizzo della cucina del Centro;
  • 2 escursioni a piedi;
  • 1 escursione in auto;
  • dispense;
  • attestato di frequenza alla ONG Para Ti, con specificato il tempo di permanenza.

La quota non comprende:

  • volo dal paese di partenza;
  • trasporti da e per aeroporto;
  • colazioni il sabato, la domenica e i giorni in cui il centro è chiuso;
  • cibi e bevande;
  • ulteriori lezioni e escursioni oltre a quelle relative a “la quota comprende”;

Per la seconda settimana la quota è 150,00 €. O frazioni della quota per ogni giorno ulteriore. Successivamente il volontario continuerà a essere seguito attentamente, ma sarà più autonomo. Diminuirà la frequenza degli incontri dedicati.
Da 3 a 6 settimane di permanenza sconto del 15%
Da 7 a 9 settimane di permanenza sconto del 20%
Da 10 a 12 settimane di permanenza sconto del 25%
Oltre le dodici settimane occorre analizzare caso per caso e inoltre serve un visto di permanenza speciale per volontari.
Nelle settimane successive alla prima continueranno le lezioni e le escursioni fino a 2 settimane. Dalla 3^ settimana e successive ci saranno con la direzione due incontri settimanali e le escursioni saranno facoltative e a pagamento. Ovviamente il volontario nei fine settimana è libero di realizzare escursioni, in aree non pericolose, in autonomia.

Servizi diversi

Para Ti e Para Ti Guesthouse dispongono di ulteriori servizi gratuiti:

  • uno spazio lounge;
  • biblioteca in italiano, portoghese, francese, inglese;
  • collezione di CD e file musicali brasiliani, italiani, americani, britannici, argentini;
  • amache;
  • spiaggia libera a 300 metri;
  • boutecos sulla spiaggia (a buon mercato) e un ristorante italiano (caro);
  • supermercato a 100 metri;
  • boutecos (ovvero trattorie di favela) molto popolari, ma di qualità a 20 metri;
  • piccoli negozi e supermercati nella favela limitrofa;
  • farmacia e centro di salute;
  • centro informatico;
  • wi-fi;
  • doccia di acqua di sorgente;
  • Parco Nazionale di Tijuca da 100 mt. a 20 km. (il più grande parco nazionale metropolitano al mondo);

e i seguenti servizi a pagamento:

  • pedicure e manicure (di cui i brasiliani sono maestri);
  • massaggi;
  • shatzu;
  • yoga;
  • meditazione;
  • capoeira;
  • erboristeria;
  • oli essenziali;
  • negozio artigianato;
  • taxi a 150 mt.;
  • autobus a 200 mt.;
  • noleggio bici sulla spiaggia;
  • volo libero in tandem in deltaplano o parapendio: il più prestigioso del mondo;
  • Gavea Golf a 500 mt.;
  • centro commerciale a 800 mt.;
  • cinema e teatro a 800 mt.;
  • palestre e piscine a 800 mt.;
  • ulteriori escursioni in Rio e aree limitrofe

Conclusione e contatti

Abbiamo studiato questo programma per rendere l’esperienza di volontariato e di viaggio a Rio seria, proficua, rispettosa e responsabile.
Chi fosse interessato può scrivere alla email: lidiaurani@hotmail.com

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